Segnaliamo con orgoglio il bell’articolo apparso sulla Newsletter di Novembre del Distretto 2042 relativo al Duomo di Monza e all’intervista all’amico Franco Gaiani.
* * *
Il museo e tesoro del Duomo di Monza
TESTIMONE DI UNA CULTURA DI PACE PER L’UMANITÀ SECONDO L’UNESCO
Un Tesoro “restituito” a tutti e capace di arricchire il visitatore della conoscenza del patrimonio del territorio e soprattutto di emozioni. La visita al Complesso Monumentale del Duomo di Monza è un’esperienza da vivere fino in fondo alla scoperta delle radici della storia longobarda e lasciarsi coinvolgere dalle molteplici atmosfere che si susseguono nei diversi ambienti: la maestosità del Duomo, lo scrigno del Tesoro, la luce e il design architettonico del Museo fino alla suggestione della Torre Longobarda. Frutto della perizia di generazioni di artisti e della generosità di devoti committenti, l’inestimabile patrimonio di reliquie e opere d’arte ospitato nel Museo e Tesoro del Duomo di Monza costituisce una raccolta unica al mondo non solo per la rarità e la preziosità dei materiali, ma perché permette di seguire con puntualità le vicende della basilica di San Giovanni Battista dalla sua fondazione fino ai nostri giorni. Il percorso museale inizia dal Duomo di Monza per poi continuare nelle sezioni ipogee del Museo per percorrere più di 1400 anni, secoli in cui la storia della chiesa si è spesso intrecciata con quella delle grandi istituzioni politiche e religiose d’Italia e d’Europa. Nella prima sezione del Museo, inaugurata nel 1963, due sono i nuclei principali: quello delle suppellettili offerte all’inizio del VII secolo dai sovrani longobardi Agilulfo e Teodolinda, responsabili della fondazione della chiesa intorno al 595-600; e quello dei preziosi manufatti donati dall’imperatore Berengario I all’inizio del X secolo. Tra le opere più pregiate le ampolle contenenti gli oli sacri, la Chioccia con sette pulcini in lamina d’argento; la preziosa Legatura dell’Evangelario, una delle più celebri oreficerie longobarde giunte fino a oggi; il Dittico di Stilicone, in avorio. Nel novembre 2007, con atto di mecenatismo di una famiglia monzese, è stata inaugurata la sezione che ospita lo straordinario complesso di opere entrate a fare parte del patrimonio della basilica dal momento della sua riedificazione, nel 1300, fino ad oggi. È il risultato di un’importante azione di restituzione al territorio del patrimonio artistico fino ad oggi celato al pubblico. L’ambiente architettonico è disposto su due livelli con un allestimento suggestivo rafforzato dall’elemento luce, caratteristica fondamentale dell’atmosfera del Museo che è luogo di ricerca e studio continuo – grazie alla cooperazione tra i lighting designer e le aziende – di nuove sorgenti luminose i cui successi vengono esportati in altri Musei e grandi mostre internazionali. Il percorso museale prosegue alla scoperta dell’unica testimonianza architettonica perfettamente conservata della prima basilica fondata dalla Regina Teodolinda nel 595: la Torre Longobarda.
A completare, nella Cappella di Teodolinda – le cui pitture murali sono attualmente in restauro -, è custodita la Corona Ferrea, una delle opere di oreficeria più importante e dense di significato di tutta la storia dell’Occidente. Numerosissime sarebbero state le incoronazioni avvenute con il prezioso diadema. Oltre a quelle dei sovrani longobardi, quelle di Carlo Magno (800) e di Corrado di Lorena (1093). Per proseguire con Federico I Barbarossa, (1158), Ferdinando I d’Austria (1838), Carlo V d’Asburgo, (1530) e Napoleone I Bonaparte, incoronato nel 1805 nel Duomo di Milano, che nel corso della cerimonia avrebbe pronunciato la celebre frase “Dio me l’ha data, guai ai chi la tocca!”.
* * *
Intervista a Franco Gaiani
LA FILANTROPIA COME RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
Come ti è nata l’idea di donare un Museo alla tua Città?
All’inizio degli anni novanta mia moglie ed io abbiamo maturato l’idea di realizzare qualcosa per Monza che restasse dopo di noi.
Fra altri progetti abbiamo scelto di costruire questa nuova sede del Museo e tesoro del Duomo di Monza dove esporre numerose opere d’arte conservate in depositi e non visibili al pubblico. I lavori sono iniziati nel 1996 e il Museo è stato inaugurato nel 2007. Conseguentemente all’apertura abbiamo costituito una Fondazione che si occupa della gestione, oltre che del Museo, delle altre realtà storico-artistiche del Duomo di Monza.
Il tuo atto di mecenatismo è stato volano di iniziative analoghe? Credi che nell’iniziativa generata dai privati, si tratti di realtà imprenditoriali o familiari, si possa identificare un nuovo modello di sviluppo della comunità?
Al momento non sono a conoscenza di iniziative analoghe realizzate o in corso di realizzazione a Monza. Spero che altri, dopo di noi, promuovano progetti analoghi al nostro anche se la situazione economica attuale non sia tra le più favorevoli.
Matteo Meregalli
Commissione Pubblica Immagine